Prima lettura (Gb 38,1.8-11) – Qui s’infrangerà l’orgoglio delle tue onde.
Salmo responsoriale 106 – Rendete grazie al Signore, il suo amore è per sempre.
Seconda lettura (2Cor 5,14-17) – Ecco, son nate cose nuove.
+ Dal Vangelo secondo Marco (4,35-41)
In quel giorno, venuta la sera, Gesù disse ai suoi discepoli: «Passiamo all’altra riva». E, congedata la folla, lo presero con sé, così com’era, nella barca. C’erano anche altre barche con lui.
Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?».
Si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, calmati!». Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?».
E furono presi da grande timore e si dicevano l’un l’altro: «Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?».
Rendi salda, o Signore, la fede del popolo cristiano,
perché non ci esaltiamo nel successo, non ci abbattiamo nelle tempeste,
ma in ogni evento riconosciamo che tu sei presente e ci accompagni nel cammino della storia.
Quanto ci separa
Un saggio sufi si imbarcò su una nave per recarsi dall’altra parte del mare. A metà della traversata si scatenò una tempesta di tale violenza che le onde altissime scagliavano la nave in su e in giù come se fosse un fuscello. Tutti avevano una paura tremenda, e chi pregava, chi si rotolava gridando, chi gettava tutti i suoi beni in mare. Solo il saggio rimaneva imperturbabile.
Quando la tempesta si calmò, e a poco a poco il colore tornò sulle gote dei naviganti, alcuni di loro si rivolsero al saggio e gli chiesero:
“Ma come mai tu non hai avuto paura? Non ti sei accorto che tra noi e la morte c’era soltanto una tavola di legno?”.
“Certo, ma nel corso della vita mi sono accorto che spesso c’è ancor meno”.
Quanto ci separa dalla morte?
È davvero così sottile il confine tra la vita e la morte. Negli ultimi mesi di vita, Don Bosco camminava a fatica. Chi lo vedeva attraversare i cortili spesso gli chiedeva: “Dove va, Don Bosco?”. La risposta era sempre la stessa: “In Paradiso”.
Lo potremmo dire tutti, ad ogni passo della nostra vita: “Sto arrivando, Signore”
(Bruno Ferrero, A volte basta un raggio di sole)
Affermava Papa Benedetto XVI nell’ultima udienza generale del suo pontificato:
«È stato un tratto di cammino della Chiesa che ha avuto momenti di gioia e di luce, ma anche momenti non facili; mi sono sentito come san Pietro con gli Apostoli nella barca sul lago di Galilea: il Signore ci ha donato tanti giorni di sole e di brezza leggera, giorni in cui la pesca è stata abbondante; vi sono stati anche momenti in cui le acque erano agitate ed il vento contrario, come in tutta la storia della Chiesa, e il Signore sembrava dormire. Ma ho sempre saputo che in quella barca c’è il Signore e ho sempre saputo che la barca della Chiesa non è mia, non è nostra, ma è sua. E il Signore non la lascia affondare; è Lui che la conduce, certamente anche attraverso gli uomini che ha scelto, perché così ha voluto. Questa è stata ed è una certezza, che nulla può offuscare. Ed è per questo che oggi il mio cuore è colmo di ringraziamento a Dio perché non ha fatto mai mancare a tutta la Chiesa e anche a me la sua consolazione, la sua luce, il suo amore».(27.II.2013)
Vita di Comunità
ORARIO SS. MESSE DOMENICALI: 8,00 – 10,00 – 12,00 – 19,00
AL PARCO CONOCAL ORE 11,30
SABATO e PREFESTIVI ALLE ORE 18,00
Per una questione di posti limitati è necessario prenotarsi
sulla pagina Facebook della Parrocchia alla messa che si vuole partecipare
OGNI MATTINA (giorni feriali) S.Messa alle ore 7,30 in chiesa (senza prenotazione)
Il GIOVEDI ORE 19,00 ADORAZIONE EUCARISTICA (senza prenotazione)
Il VENERDI’ S. MESSA anche ALLE ORE 19,00 (senza prenotazione)
Se vuoi fare un’offerta alla nostra parrocchia per le tante esigenze e necessità, la puoi fare liberamente da casa sul conto corrente intestato a:
PARROCCHIA IMMACOLATA
IBAN: IT 59 E 02008 03453 000400003642
Grazie per la generosità e la solidarietà
Pastorale carceraria
Preghiamo per i nostri fratelli carcerati.
Essi ci chiedono anche di aiutarli portando un piccolo dono per l’igiene personale:
Slip, dentifricio, sapone, bagnoschiuma, shampoo, sapone da barba no spray), calzini, magliette intime.
E’ possibile depositare questi doni nella cesta ai piedi dell’altare in chiesa.
Siamo generosi come gli altri anni.
La Caritas parrocchiale ha attivato un numero per varie necessità e bisogni (o donazioni alimentari)
cell. 3395660805