«Prendete, questo è il mio corpo» (Mc 14,22)
Prima lettura Es 24,3-8 – Ecco il sangue dell’alleanza che il Signore ha concluso con voi.
Salmo responsoriale 115 – Alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del Signore.
Seconda lettura Eb 9,11-15 – Il sangue di Cristo purificherà la nostra coscienza.
Dal Vangelo secondo Marco (14,12-16.22-26)
Il primo giorno degli Àzzimi, quando si immolava la Pasqua, i discepoli dissero a Gesù: «Dove vuoi che andiamo a preparare, perché tu possa mangiare la Pasqua?».
Allora mandò due dei suoi discepoli, dicendo loro: «Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una brocca d’acqua; seguitelo. Là dove entrerà, dite al padrone di casa: “Il Maestro dice: Dov’è la mia stanza, in cui io possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?”.
Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala, arredata e già pronta; lì preparate la cena per noi».
I discepoli andarono e, entrati in città, trovarono come aveva detto loro e prepararono la Pasqua.
Mentre mangiavano, prese il pane e recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo».
Poi prese un calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E disse loro: «Questo è il mio sangue dell’alleanza, che è versato per molti. In verità io vi dico che non berrò mai più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo, nel regno di Dio».
Dopo aver cantato l’inno, uscirono verso il monte degli Ulivi.
L’offerta
In una chiesa africana, durante la raccolta dei doni all’Offertorio, gli incaricati passavano con un largo vassoio di vimini, uno di quelli che servono per la raccolta della manioca.
Nell’ultima fila di banchi della chiesa era seduto un ragazzino che guardava con aria pensosa il paniere che passava di fila in fila. Sospirò al pensiero di non avere assolutamente niente da offrire al Signore.
Il paniere arrivò davanti a lui.
Allora, in mezzo allo stupore di tutti i fedeli, il ragazzino si sedette nel paniere dicendo: «La sola cosa che possiedo, la dono in offerta al Signore».
«Vi esorto dunque, fratelli, a offrire voi stessi a Dio in sacrificio vivente, a lui dedicato, a lui gradito. È questo il vero culto che gli dovete» (Romani 12,1). Bruno Ferrero (Il canto del grillo)
ABBRONZARE L’ANIMA
Un missionario in Papua Nuova Guinea si accorse che uno dei suoi nuovi cristiani, un fiero capo della tribù kanaka, alla fine di ogni Messa andava davanti al tabernacolo e vi rimaneva a lungo, dritto come una palma, a torso nudo. Era un uomo molto semplice, che non aveva ancora neppure imparato a leggere la Bibbia.
Un giorno il missionario non resistette alla curiosità e gli chiese che cosa facesse, così fermo e silenzioso davanti al tabernacolo.
Ridendo, il kanako rispose: «Tengo la mia anima al sole!».
Farsi pane
Può essere bello, ma non è certo facile farsi pane.
Significa che non puoi più vivere per te, ma per gli altri.
Significa che devi essere disponibile, a tempo pieno.
Significa che devi avere pazienza e mitezza, come il pane
che si lascia impastare, cuocere e spezzare.
Significa che devi essere umile, come il pane,
che non figura nella lista delle specialità;
ma è sempre lì per accompagnare.
Significa che devi coltivare la tenerezza e la bontà,
perché così è il pane, tenero e buono.
Vita di Comunità
ORARIO SS. MESSE DOMENICALI: 8,00-10,00-12,00-19,00
AL PARCO CONOCAL ORE 11,30
SABATO e PREFESTIVI ALLE ORE 18,00
Per una questione di posti limitati è necessario prenotarsi
sulla pagina Facebook della Parrocchia alla messa che si vuole partecipare
OGNI MATTINA (giorni feriali) S.Messa alle ore 7,30 in chiesa (senza prenotazione)
Il GIOVEDI ORE 19,00 ADORAZIONE EUCARISTICA (senza prenotazione)
Il VENERDI’ S. MESSA anche ALLE ORE 19,00 (senza prenotazione)
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Se vuoi fare un’offerta alla nostra parrocchia per le tante esigenze e necessità, la puoi fare liberamente da casa sul conto corrente intestato a:
PARROCCHIA IMMACOLATA
IBAN: IT 59 E 02008 03453 000400003642
Grazie per la generosità e la solidarietà
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Pastorale carceraria
Preghiamo per i nostri fratelli carcerati.
Essi ci chiedono anche di aiutarli portando un piccolo dono per l’igiene personale:
Slip, dentifricio, sapone, bagnoschiuma, shampoo, sapone da barba (no spray), calzini, magliette intime.
E’ possibile depositare questi doni nella cesta ai piedi dell’altare in chiesa.
Siamo generosi come gli altri anni.
La Caritas parrocchiale ha attivato un numero per varie necessità e bisogni (o donazioni alimentari): cell. 3395660805