Carissimi,
A Natale vorrei scrivervi qualcosa di originale, vorrei con parole toccanti arrivare al vostro cuore, vorrei essere più penetrante e incisivo di tanta pubblicità … E poi scopro che tante parole sono troppo banali e scontante, troppe parole per non dire nulla, troppe chiacchiere, troppo rumore …Vorrei comunicarvi un Natale del silenzio, un Natale povero, un Natale semplice, un Natale senza agitazioni, un Natale senza calendario, senza orologio, senza fretta …Un Natale che non vi costringa ad essere per forza più buoni degli altri giorni, un Natale della normalità. Tanti aspettano… Poi inizia la festa… E dove sta il festeggiato? È tanto banale e scontato se vi ricordo che è nato Gesù Cristo, l’Emmanuele, il Dio-con-noi? Qualcuno a Natale ha bussato alla nostra porta e non abbiamo aperto, non c’eravamo, anzi eravamo fuori… Pure questo Natale passerà, tutto passa, anche la nostra vita. E domani? Tutto uguale come se nulla fosse accaduto… Sì, è nato, ma questo Dio-bambino non è mio, non mi appartiene…Venne tra la sua gente, mai i suoi non l’hanno accolto… Forse è proprio vero che il Natale è una festa per i bambini, perché sono semplici e spensierati; essi hanno un PAPA’ che pensa a loro e che provvede a tutto. Noi siamo adulti, a volte con un cuore ferito e offeso, arrabbiato o distratto, stordito dalla frenesia e dal caos, illuso e deluso che non ha più posto per i sogni e non si aspetta più niente da nessuno… Eppure, è proprio il tuo cuore, così com’è, il vero Presepe, il posto più adatto che Dio ha scelto come sua dimora. Signore Dio, se sono troppo grande per credere che ti sei fatto uomo e sei venuto ad abitare in mezzo a noi, mi svegli da quest’incubo? Non voglio essere orfano, perché se non c’è un Natale non c’è nemmeno un Padre.! Beati i puri di cuore perché vedranno Dio… nella loro stessa vita! Auguri a tutti, grandi e piccoli, che sanno scoprire il BAMBINO che c’è in loro.
I Vostri Sacerdoti e i Diaconi