Prima lettura Sof 3,14-18 – Il Signore esulterà per te con grida di gioia.
Salmo responsoriale Is 12 – Canta ed esulta, perché grande in mezzo a te è il Santo d’Israele.
Seconda lettura Fil 4,4-7 – Il Signore è vicino!
Dal Vangelo di Luca (3,10-18)
In quel tempo, le folle interrogavano Giovanni, dicendo: «Che cosa dobbiamo fare?». Rispondeva loro: «Chi ha due tuniche, ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare, faccia altrettanto».
Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare e gli chiesero:
«Maestro, che cosa dobbiamo fare?». Ed egli disse loro: «Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato».
Lo interrogavano anche alcuni soldati:
«E noi, che cosa dobbiamo fare?».
Rispose loro: «Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno; accontentatevi delle vostre paghe».
Poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala per pulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel suo granaio; ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile».
Con molte altre esortazioni Giovanni evangelizzava il popolo.
IL PERDONO
Un fedele buono, ma piuttosto debole, si confessava di solito dal parroco.
Le sue confessioni sembravano però un disco rotto: sempre le stesse mancanze, e soprattutto sempre lo stesso grosso peccato.
«Basta!» gli disse, un giorno, in tono severo il parroco. «Non devi prendere in giro il Signore. È l’ultima volta che ti assolvo per questo peccato. Ricordatelo!».
Ma quindici giorni dopo, il fedele era di nuovo là a confessare il suo solito peccato.
Il confessore perse davvero la pazienza: «Ti avevo avvertito: non ti do l’assoluzione. Così impari…».
Avvilito e colmo di vergogna, il pover’uomo si alzò.
Proprio sopra il confessionale, appeso al muro, troneggiava un grande crocifisso di gesso.
L’uomo lo guardò.
In quell’istante, il Gesù di gesso del crocifisso si animò, sollevò un braccio dalla sua secolare posizione e tracciò il segno dell’assoluzione: «Io ti assolvo dai tuoi peccati…».
Ognuno di noi è legato a Dio con un filo. Quando commettiamo un peccato, il filo si rompe. Ma quando ci pentiamo della nostra colpa, Dio fa un nodo nel filo, che diviene più corto di prima. Di perdono in perdono ci avviciniamo a Dio. «Vi assicuro che in cielo si fa più festa per un peccatore che si converte che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione » (Luca 15,7).
(365 Piccole Storie per l’Anima – B. Ferrero)
In mezzo all’agitazione
dei preparativi del Natale,
non dimentichiamo di interrogarci:
“Per che cosa e per chi corro
in questo modo?” .
Oggi Dio cerca dei cuori aperti e disponibili per far nascere la gioia
e rischiarare il mondo.
* * * * * *
Attendo io la venuta del Signore, o sono tutto preso dalla vita materiale, attaccato disordinatamente a tutto ciò che passa?
Siamo consapevoli che la gioia vera è legata alla persona di Gesù e al nostro rapporto con Lui, cioè alla conversione, e che più cresce questa, più cresce la gioia?
Chi ci incontra riconosce in noi delle persone felici e capaci di infondere serenità e speranza?
Quando ti scopri triste, sai come ritrovare la gioia? Se conosci questo segreto, vorresti comunicarlo anche agli altri?
Vita di Comunità
Ogni mattina alle ore 6,30 in chiesa celebriamo le Lodi con tutta la comunità.
Alle ore 7,30 segue la celebrazione della S. Messa
ORARIO SS. MESSE DOMENICALI:
8,00 – 10,00 – 12,00 – 18,00
AL PARCO CONOCAL ORE 11,30
SABATO e PREFESTIVI ORE 18,00
GIORNI FERIALI S. Messa ORE 7,30 – 18,00 in chiesa
Il GIOVEDI ORE 19,00 ADORAZIONE EUCARISTICA
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PARROCCHIA IMMACOLATA
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CARITAS parrocchiale
Questo mese raccogliamo
per i nostri fratelli che sono nel bisogno:
LEGUMI
(fagioli, ceci, piselli, lenticchie…)
Puoi portarlo nel cesto che troverai ai piedi dell’altare